VENERDI' SANTO MATTINA - Processione della Madonna Addolorata (Nera)

Poiché fra i doveri religiosi principali c'è quello di «partecipare alle funzioni della Settimana Santa ed a quelle per l'esaltazione della S. Croce», le manifestazioni che distinguono l'Arciconfraternita Morte ed Orazione di Piano di Sorrento sono le processioni del Venerdì Santo (una nella notte e l'altra la sera).
I Confratelli nel loro saio nero sfilano per strade e piazze di Piano di Sorrento, invitando alla meditazione e penitenza, con i simboli dell' Arciconfraternita (Stendardo e Pannetto), con i «lampioni» e le rappresentazioni della Passione di Cristo (i famosi e più volte indicati «Misteri» o «Martìri»), chiudendo il mesto corteo con il tradizionale coro del «Miserere» che, oltre al salmo di Davide, canta anche lo «Stabat Mater».
La processione della notte porta la statua della Addolorata.
Ma l'elemento caratteristico di queste processioni dell' Arciconfraternita Morte ed Orazione di Piano di Sorrento è un coro di voci bianche. Trattasi di un nutrito coro di giovanissimi che, in apertura della sfilata cantano due inni che richiamano le scene della salita del Golgota: «Al Calvario» e «Inno di Passione».
Il primo inno inizia con i seguenti commoventi versi:

Al Calvario, al Calvario, o redenti
Ove l'ostia s'immola d'amor:
Al Calvario moviamo dolenti,
Ove il Dio della vita sen muor !
Del suo sangue Ei ci vuole cospersi
Per amore il suo sangue Ei ci dà:
Non sia ciglio, che pianto non versi,
Non sia cuor, che non s' apra a pietà!
Non sia ciglio, che pianto non versi,
Non sia cuor, che non s' apra a pietà!





- Testo a cura di Nino Cuomo, tratto da “Le Processioni della Settimana Santa in Penisola Sorrentina” con illustrazioni di Bruno Balsamo, Associazione Studi Storici Sorrentini, Società Editrice Napoletana presso “La Buona Stampa S.p.a” di Ercolano, marzo 1986.
- Foto tratte dal sito Settimana Santa a Piano di Sorrento.